sabato 16 aprile 2011

Il vostro pensiero

Ciao a tutti gli zonesi, dopo lo spiacevole fatto di domenica 10 aprile al chiosco (di cui la lega prende le distanze e critica l'accaduto con forte voce) volevamo sentire il vostro pensiero.
Chiediamo a leghisti e non di scriverci e farci sapere cosa ne pensate di quest'orribile aggressione che è accaduta dinanzi ai nostri figli e poteva turbarne la crescita se fosse scappato l'omicidio.
Non giriamoci tanto attorno, bastava che il taglio fosse in un punto vitale o che i pugni sferrati colpissero più seriamente che ora non staremmo qui a riderci sopra come tanti di noi ha fatto. Non credete?
E se al posto di due "forestieri" come li chiamiamo noi ci fosse stato un nostro compaesano? Uno che magari è cresciuto con noi? Si fa’ presto a fregarsene e a non pensarci fino a quando non si tocca le nostre famiglie, vero? Allora diteci la vostra idea, cosa sì può chiedere al sindaco, cosa la nostra amministrazione può fare per prevenire che riaccada.
Per esempio non vi siete accorti che il nostro paese non ha più un vigile? Per evitare che si parcheggi in divieto ci stanno riempiendo il paese di orribili fioriere (vedasi padol e ingresso in via orti).
Quindi più controllo e sicurezza è la prima cosa da chiedere, non perché non è mai successo niente, dobbiamo calare la guardia. Il vigile c'è sempre stato e forse è il caso di rimettercelo, non solo per la festa degli alpini o per un funerale o per ferragosto.
L'estate è alle porte e molti dei nostri compaesani vive con il turismo, noi vogliamo attirarlo non cacciarlo!
Se volete commentare basta che cliccate su "commenti" qui sotto o che ci scriviate ai numeri nella sezione "contatti" su in alto alla pagina.
Ringraziandovi anticipatamente cordiali saluti.


                                                                                                                                              V.Z.

I GP Zone ai corsi di giovani amministratori

Deputati a 18 anni, una rivoluzione per i giovani
 
"Il ministro Meloni sta concretamente dimostrando come si costruisce una rivoluzione giovanile, dando strumenti e opportunità ai giovani. Il Movimento giovani padani sarà sempre al fianco di queste iniziative, che finalmente ci fanno respirare aria di modernizzazione. Azioni concrete, non specchietti per le allodole come la Consulta di Fassino o i consigli ombra dei ragazzi". Cosi' Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani. "Ai giovani noi diamo risposte concrete e attuali: prima i fondi per le giovani coppie, adesso l'ampliamento del diritto a partecipare alla politica. Alla faccia della sinistra che ai giovani offre solo paure e protezione per chi scende in piazza armato e drogato".
 
Tre dei nostri giovani padani zonesi, stanno seguendo un corso di giovani amministratori in sede a Brescia; dove vari esponenti del mondo politico tengono serate istruttive a chi è intenzionato a crescere e migliorare per il paese!
Ringraziandoli della loro disponibilità gli facciamo i nostri migliori auguri.
 
Lega Nord Zone

venerdì 15 aprile 2011

CLANDESTINI A CASA VOSTRA, NOI NON LI VOGLIAMO !!!

"Noi non abbiamo alcuna intenzione di farci invadere dai clandestini come invece vorrebbe il centrosinistra. Per questo stiamo lavorando da soli, l'Europa non ci aiuta, per bloccare i flussi degli immigrati in arrivo sulle nostre coste. A casa nostra non li vogliamo. Questo è l'obiettivo che intendiamo raggiungere e gli insulti e le critiche che ci vengono rivolte dalle opposizioni non ci toccano". Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord a Palazzo Madama. "L'accordo fatto dal ministro Maroni con la Tunisia - prosegue Bricolo - deve essere rispettato alla lettera attraverso un pattugliamento delle coste tunisine che impedisca la partenza delle imbarcazioni verso le nostre coste e il rimpatrio di chi arriva. Prendiamo anche atto che gli immigrati in arrivo dal Nord Africa in Europa non li vuole nessuno, nemmeno Paesi come la Francia che per prima ha iniziato a bombardare la Libia. Questo però non vuol dire che ce li dobbiamo tenere noi. Ogni Paese dovrà assumersi le proprie responsabilità" .